sabato 13 dicembre 2014

Ti chiedo scusa io a nome di chi non lo ha mai fatto.
E non piangere, ti prego.
Le tue ferite sono anche le mie ferite. 
Ascoltami...nulla è ancora perduto per sempre!
Sì, lo so. I colpevoli sono intorno e vicino a noi
e hanno cognomi fatti della stessa sostanza
della terra che hanno tradito.
E questo fa male, molto male.
E non sono politici ma comuni mortali
a portare allegramente addosso
il peso delle scelte fatte...
Ti prometto che mi impegnerò,
per quanto è nelle mie forze,
a provare a far comprendere,
a chi ancora sa farlo,
quanto terribile e sbagliato sia stato
rinnegare la nostra cultura
in favore di uno zuccherino avvelenato chiamato progresso.
Sarà una missione difficile perché sai,
quasi tutti ormai hanno tagliato i ponti col passato
e lo vedono come una cosa brutta e di cui vergognarsi.
E non sanno più apprezzare le piccole cose
ottenute con fatica e tenacia.
Cercano il surplus e non l'essenziale.
Vogliono vivere in un mondo che cambia in continuazione
senza sapere che la serenità e la sicurezza
risiedono in ciò che è immutabile.
Se quella fu l'ora delle tentazioni
questa è l'ora dello smarrimento.
Ma sii sereno.  
Il tuo sangue non è andato perduto.
E i tuoi sentimenti sono i miei sentimenti.
Questa rosa bianca chiamata Valle d'Aosta
tornerà a fiorire
e io me ne prenderò cura.
Riposa in pace.

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