sabato 26 febbraio 2011

In occidente non esiste la cultura del perdente,
solo l'esaltazione del vincitore.  
Ma è nella sconfitta che si manifesta 
la gloria dell'uomo.

Leonard Cohen
(Foto: Galata morente, III sec. a.C.)

martedì 22 febbraio 2011

I bianchi credevano che, indipendentemente dal contegno tenuto, 
sotto ogni pelle nera ci fosse sempre la giungla.  
Rapide non navigabili, 
babbuini urlanti che si dondolano sui rami degli alberi, 
serpenti addormentati e fauci rosse 
pronte a nutrirsi del loro dolce sangue bianco. 
Ma questa non era la giungla portata dai neri 
nelle case dei bianchi da luoghi altri. 
Era la giungla del popolo bianco piantato dentro di loro. 
E cresceva. Si estendeva. 
Si estese dentro, attraverso e anche dopo la vita, 
finché non invase i bianchi che l'avevano creata. 
Li rese sanguinari, stupidi, 
peggiori di quanto essi stessi non volessero, 
completamente terrorizzati dalla giungla a cui avevano dato vita. 
Il babbuino urlante viveva proprio sotto la loro pelle bianca, 
le fauci rosse erano proprio le loro.

Toni Morrison, Amatissima
 

sabato 19 febbraio 2011

Io penso che una foglia d'erba non sia affatto da meno
della quotidiana fatica delle stelle,
E la formica è altrettanto perfetta, al pari di un granello di sabbia o dell'uovo di uno scricciolo,
E la piccola rana è un'opera d'arte simile alle più famose,
E il rovo rampicante potrebbe ornare gli spazi eterei,
E la giuntura più piccola della mia mano
la più perfetta macchina può deridere,
E la mucca che rumina a capo chino
supera qualsiasi monumento,
E un topo è un miracolo tanto grande
da convincere sestilioni di scettici.

Walt Whitman, Leaves of Grass

mercoledì 16 febbraio 2011

Luoghi isolati, altezze vertiginose
gelidi paesaggi e sentieri gibbosi
Là dove, quanto più lo sguardo si trova prigioniero,
più trova spazio e trova libertà.

Peletier
(Foto: Viandante sul Mare di Nebbia, Caspar David Friedrich)
 
...Chi?
Chi mai dunque mi ha fatto tanto male?
Le donne e l'amore?
Gli uomini e l' amicizia?
La società e la sua legge?
L' umanità e la sua fede?
Forse tutti!
Forse nessuno!
Non so...
Mi sento tanto male...
Tanto! Tanto! Tanto!
Qui... nell'anima!

Il mio demonio dorme.
Il mio cervello è attraversato
da un Ricordo.
Ricordo d'un sogno.
Sogno di giovinezza:
Uomini forti e felici,
abbracciati, intrecciati
a nudi corpi di donne
belle, gioiose e felici,
festeggiate e glorificate
da bambini innocenti e felici.
Poi:
Fiori e sole.
Musiche e danze.
Stelle e poesie.
Canzoni e amore.

Renzo Novatore (Abele Ricieri Ferrari)
Ballata Crepuscolare
  

martedì 15 febbraio 2011

Tu sei qui non per intendere,
ma per comprendere nel silenzio e nell'oscurità.                  Rinunciando momentaneamente
ai sensi della vista e dell'udito,
capirai che i misteri più alti
si vedono senza occhi e si ascoltano senza orecchie.
Sei sordo, non senti quando ti chiamano.
Sei cieco di fronte ai messaggi che la natura ti manda attraverso la luce, le forme e i colori,
perché hai dimenticato il linguaggio della Terra.
Tu non hai voluto né vedere né ascoltare,
perché vivi nella città, dove si agitano moltitudini di uomini che pensano e non comprendono,
dove la ragione ha ucciso l'intuito.
Se ti succede qualcosa nella vita, deve esserci un motivo
e la risposta più rapida non la ottieni dai ragionamenti,
ma dal cuore. Ma se il cuore è chiuso non lo puoi ascoltare.

Hernàn Huarache Mamani
Negli occhi dello sciamano. Sul sentiero sacro degli Inca
 

sabato 12 febbraio 2011

Per voi che pure volete bene al piccolo principe, come per me, tutto cambia nell'universo se in qualche luogo, non si sa dove, una pecora che non conosciamo ha, sì o no, mangiato una rosa. Guardate il cielo e domandatevi: la pecora ha mangiato 
o non ha mangiato il fiore? E vedrete che tutto cambia...
Ma i grandi non capiranno mai 
che questo abbia tanta importanza.

Antoine De Saint-Exupéry, IL PICCOLO PRINCIPE
 
Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, 
per affrontare solo i fatti essenziali della vita, 
e per vedere se non fossi capace di imparare 
quanto essa aveva da insegnarmi, 
e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. 
Non volevo vivere quella che non era una vita, 
a meno che non fosse assolutamente necessario. 
Volevo vivere profondamente, 
e succhiare tutto il midollo di essa, 
vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere 
tutto ciò che non fosse vita, falciare ampio e raso terra 
e mettere poi la vita in un angolo, 
ridotta ai suoi termini più semplici; 
se si fosse rivelata meschina, 
volevo trarne tutta la genuina meschinità 
e mostrarne al mondo la bassezza; 
se invece fosse apparsa sublime, 
volevo conoscerla con l'esperienza...

Henry David Thoreau, Walden, or Life in the Woods
 

mercoledì 9 febbraio 2011

Crebbi esuberante nel corpo
ma teso e impetuoso nella mente.
La mia mente voleva qualcosa di più, qualcosa di tangibile. Cercava la realtà intensamente,
sempre come se non fosse presente.

John Menlove Edwards.  Letter from a man
 

domenica 6 febbraio 2011

"..e ad un tratto seppi
che anche un pomeriggio d'inverno
può riempire una vita."

(Foto: dalla finestra di casa mia)
 

venerdì 4 febbraio 2011

Da molto tempo gli uomini e le donne vivono insieme, e non si conoscono; essi non hanno, gli uni di fronte agli altri, che conoscenze falsissime  o per lo meno molto vaghe ed incerte.

Alphonse Karr

"Due soli."